In questo articolo vedremo di capire insieme chi paga lo spurgo della fogna in una casa in affitto. Come spesso accade, ci sono sempre dei dubbi su chi sia la persona, se proprietario dell’immobile o l’inquilino, che deve adempiere a determinate spese, fatte per l’appartamento locato o preso in affitto.
Ma innanzitutto ricordiamo che le variabili da tenere presenti per capire chi deve pagare lo spurgo dei pozzi neri, sono:
Il minimo comune denominatore in entrambe le casistiche è se le spese siano di natura ordinaria o straordinaria. Nello specifico sono attribuite alla conduzione dei locali (inquilino) tutte le spese relative all’ordinarietà mentre al proprietario quelle di natura straordinaria.
E’ evidente che nel caso di unità immobiliari in condominio fra le spese attribuite all’inquilino saranno presenti per quota parte millesimale le spese relative a stasature e pulizia inerenti lo spurgo della fogna della casa affittata.
Quindi, nel caso di pagamenti anticipati da parte del proprietario, spettanti però all’inquilino stesso, come può essere la quota da pagare per lo spurgo della fogna del pozzetto delle acque nere, è auspicabile vengano consegnate le documentazioni fiscali. Le quali dichiarano la spesa effettuata, da poter ricevere a propria volta a saldo con la quota condominiale stabilita.
Nel caso invece di un impianto fognario in un appartamento a sè stante, ecco che sarà l’inquilino responsabile e obbligato a pagare lo spurgo della fogna della casa presa in affitto, se si tratta di manutenzione ordinaria, dovuta al normale utilizzo dell’abitazione. In caso invece di interventi straordinari, resisi necessari a causa di rotture per vetustà o intasamenti correlati.
Se le fognature sono condominiali, è previsto che le spese da pagare per lo spurgo dei pozzi neri, come eventuali manutenzioni da eseguire, siano a carico di tutti i condòmini. Il calcolo della spesa viene eseguito in base alle ripartizioni millesimali di proprietà o a seconda delle tabelle in uso per definire ogni tipologia di spesa condominiale.
Nonostante ci siano sicuramente uno o più punti comuni che uniscono gli scarichi delle fognature, ogni unità abitativa condominiale ha sicuramente il suo pozzetto di acque nere da gestire. Sicuramente nelle spese condominiali a carico dell’inquilino sarà prevista la sua quota parte.
Mentre è evidente che, se a causa dell’inquilino si crea un intasamento della rete fognaria, le spese da pagare per lo spurgo delle fogne della casa in affitto, sono da ritenersi completamente a carico dell’inquilino.
Quando lo spurgo della fogna è dell’appartamento in affitto, è invece necessario che sia l’inquilino in autonomia a doversi occupare della manutenzione ordinaria e di tutto ciò che serve per salvaguardare l’impianto fognario. Anche se ricordiamo che gli interventi di tipo straordinario, non causati da fatti dolosi dell’inquilino, sono a carico invece del proprietario, soprattutto se non sono stati fatti in tempo, rispetto all’inizio del contratto di locazione.
Il proprietario dei locali può verificare e ricordare la necessità periodica, in base alle regole stabilite per legge, di provvedere alla manutenzione ordinaria dell’impianto fognario.
In ogni caso, è bene controllare le specifiche sul contratto, che potrebbero prevedere clausole che indicano una spesa come lo spurgo delle fogne, un costo da attribuire a uno piuttosto che all’altro soggetto del contratto. Spesso è anche la tipologia di contratto e la sua durata che possono determinare delle differenze su chi paga cosa. In ogni caso, è possibile accedere alle convenzioni di Semplificaffitto, per intervenire a con prezzi vantaggiosi.