Riparazioni a carico dell'inquilino: quali sono

Riparazioni a carico dell'inquilino: quali sono

Quando si affitta un immobile, ci sono delle riparazioni che sono a carico dell’inquilino. In questo articolo vedremo quali, in modo da togliere qualsiasi dubbio di fronte a doveri del proprietario e responsabilità del conduttore del contratto d’affitto. 

Partiamo dal presupposto che il proprietario dell’appartamento locato è obbligato a consegnare l’immobile in buono stato e manutentato nel miglior modo, dopo avere verificato il funzionamento di impianti, elettrodomestici e di quanto sia all’interno dei locali.

Ma la manutenzione ordinaria e alcune riparazioni da fare all’interno dell’immobile sono a carico dell’inquilino. Che, tra le mansioni che lo riguardano, deve prendersi cura dei locali anche nei seguenti termini:

  • manutenzione ordinaria di pavimenti, rivestimenti e infissi;
  • tinteggiatura delle pareti;
  • sistema elettrico, impianto riscaldamento e condizionamento.

Come vedremo, se rotture, guasti o problemi di funzionamento sono causati dall’incuria dell’inquilino, non è il proprietario a doversi occupare di riparare il danno. Soprattutto se ha consegnato l’immobile in buono stato, senza nessun tipo di malfunzionamento precedente all’utilizzo del conduttore del contratto d’affitto.

Scopriamo, quindi, quali sono i casi in cui le riparazioni sono a carico dell’inquilino e come è possibile garantire che faccia la sua parte senza pretendere che ne risponda il proprietario.

Ogni aspetto legato a responsabilità di qualsiasi tipo, come la manutenzione ordinaria o la riparazione a carico dell’inquilino, vanno specificate nelle clausole del contratto di locazione.

Manutenzione ordinaria di pavimenti, rivestimenti, infissi

La manutenzione ordinaria di pavimenti, rivestimenti e infissi è una responsabilità dell’inquilino. Il quale deve prendersi cura di piastrelle, finestre, porte e di ogni cosa abbia bisogno di essere pulita, mantenuta, aggiustata e riparata. Anche e soprattutto nei casi in cui ci sia una rottura dovuta all’usura o di un danno causato, anche accidentalmente.

Avere la buona abitudine di tenere in ordine e di usare in modo corretto ciò che c’è a disposizione in una casa locata, permette di avere anche meno occasioni di trovarsi di fronte a riparazioni che, in ogni caso, sono a carico dell’inquilino. 

Vediamo nel dettaglio quali sono le manutenzioni, ritenute ordinarie, che permettono all’inquilino di evitarsi la riparazione di un danno:

  • pulizia e detersione adeguata, con prodotti che non rovinino pavimenti e rivestimenti, applicando, se serve, oli e cere per proteggere e conservare nel tempo materiali pregiati e delicati;
  • ingrassaggio delle cerniere, di cardini e di piccole parti di serrature di finestre e porte;
  • controllo e dei meccanismi di tende, tapparelle, pulegge o stecche che compongono le parti.

In caso di rotture o deterioramenti dovuti all’uso, ecco che le riparazioni a carico dell’inquilino sono le seguenti: 

  • sostituzione di maniglie, di ganci, di cerniere di meccanismi di chiusura;
  • rifacimento di chiavi rotte o perse;
  • cambio completo di vetri rotti, serrature o cancelletti.

L’obbligo di manutenzione e riparazione di pavimenti, rivestimenti e infissi, per l’inquilino, è dovuto sia all’interno che all’esterno dell’immobile. Comprendendo quindi anche porticati, terrazzi, tende da sole e pensiline, grondaie e tutto ciò che riguarda l’eventuale balcone o giardino.

In caso di rottura o deterioramento dovuto non all’incuria ma alla vecchiaia di un infisso, per esempio, potrebbe esserci invece la richiesta di partecipazione alla spesa sostenuta da parte dell'inquilino verso il proprietario. 

Tinteggiatura pareti

Quando un inquilino entra nell’appartamento in affitto, lo deve trovare in ordine, pulito, funzionante in tutti i suoi impianti e dispositivi. Anche la tinteggiatura alle pareti deve essere aggiornata, senza macchie o segni di qualunque tipo. Allo stesso modo, l’inquilino ha la facoltà di poter modificare il colore ma, al momento di lasciare l’immobile libero, dovrà ripristinare la tinteggiatura alle pareti, così come le aveva trovate entrando per la prima volta in casa. In questo caso non si tratta di una vera e propria riparazione ma del ripristino delle pareti, che potrebbero segnarsi, macchiarsi e scurirsi nel tempo. 

La manutenzione, nonché riparazione a carico dell’inquilino, alle pareti di casa, deve essere comunque eseguita. In principal modo di fronte a queste esigenze:

  • ridipingere le pareti del colore che avevano, quando l’inquilino era entrato nell’immobile;
  • riparare o sostituire la carta da parati se macchiata o rotta;
  • stuccare fori praticati, togliere mensole e quadri aggiunti durante il periodo di locazione.

Tutte le modifiche, eseguite dall’affittuario, sui muri interni ed esterni dell’immobile, se non accettate dal proprietario, devono essere ripristinate. Ma, in ogni caso, la nuova tinteggiatura delle pareti, prima di lasciare libero l’appartamento è una riparazione sempre a carico dell’inquilino. 

Sistema elettrico, impianto riscaldamento e condizionamento

Il sistema elettrico, l’impianto di riscaldamento e il condizionamento sono degli impianti che l’inquilino dell’immobile deve trovare funzionanti e manutentati. In questo modo, dal momento in cui un inquilino entra nei locali, saprà di doversi prendere cura di ogni sistema messo a sua disposizione. Anche in questo caso, la manutenzione ordinaria e le eventuali riparazioni da eseguire, sono a carico dell’affittuario. 

Ecco in cosa consistono le accomodature che deve eseguire e pagare l’inquilino, su impianti elettrici, di riscaldamento o condizionamento:

  • sostituzione di prese, interruttori, canaline non più funzionanti o rotte a causa di usura;
  • cambio di magnetotermici e fusibili, lampadine o LED;
  • riparazioni a tubi del gas, rubinetti, lavandini, flessibili, ecc.;
  • disostruzione e sostituzione di tubi o canali di collegamento;
  • pulizia e cambi di pezzi di caldaia, climatizzatori, pompe di calore e centraline degli impianti.

Se le manutenzioni straordinarie degli impianti, che si eseguono periodicamente negli anni, sono a carico del proprietario, quelle di gestione e mantenimento degli stessi, come per esempio anche la pulizia della canna fumaria, sono quindi a carico dell’inquilino. Nel caso di necessaria sostituzione della caldaia perché smette di funzionare, sarà il proprietario a dover provvedere. Ma se la rottura della caldaia è dipesa dalla carenza di manutenzione ordinaria dell’inquilino o alla totale incuria, sarà quest’ultimo a rispondere.

Per poter affrontare al meglio argomenti di questo tipo con il proprio inquilino, è consigliabile affidarsi a un'agenzia immobiliare esperta di contratti di locazione come la nostra. In questo modo possiamo dare tutte le indicazioni necessarie per prevenire incomprensioni o valutazioni errate. 


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