Atto di provenienza dell'immobile: cosa sapere

Atto di provenienza dell'immobile: cosa sapere

L’atto di provenienza dell’immobile è un documento indispensabile nel caso in cui si voglia vendere un appartamento, rimasto in affitto fino a questo momento. Vediamo cosa c’è da sapere.

L’importanza dell’atto di provenienza è rilevante nel caso in cui ci sia la necessità di comprovare la possibilità, da parte del proprietario dell’immobile in affitto, di poter trasferire la proprietà del suo appartamento a un compratore.

Per poter attuare una compravendita, è necessario essere il proprietario di un immobile e non solo il locatore: infatti le due figure, a volte, non corrispondono tra loro. Ovviamente, non basta disporre dell’atto di provenienza dell’immobile per poterlo mettere in vendita, tra l'altro, fintantoché non siano trascorsi i termini dell’affitto, stabiliti dal contratto di locazione.

Si evince che il documento dell’atto di provenienza non è strettamente necessario, né richiesto obbligatoriamente, per poter invece affittare casa ad un inquilino. Ma è comunque un attestato utile da esibire anche insieme all’eventuale contratto di locazione. 

Ma ora andiamo a scoprire in cosa consiste l’atto di provenienza dell’immobile e come è possibile ottenerlo.

Quali informazioni contiene?

L’atto di provenienza dell’immobile contiene tutte le informazioni che determinano la natura e la percentuale di diritto reale che ha un soggetto rispetto all’immobile da mettere in vendita, dopo un affitto portato a termine.

Quando si parla di natura dell’atto, si intende propriamente il riferirsi alla provenienza che ha l’immobile rispetto al suo attuale proprietario. Infatti, ci sono varie forme di provenienza dell’atto, che ne stabiliscono per questo motivo, la natura stessa. Vediamo quali sono:

  • acquisizione di un immobile tramite una compravendita. La natura dell’atto di provenienza è di tipo notarile, tramite l’atto del notaio, che stipula il trasferimento del diritto reale di proprietà;
  • trasferimento della proprietà dell’immobile tramite eredità. In questo caso, l’atto di provenienza corrisponde con la dichiarazione di successione;
  • acquisizione dell’immobile tramite una causa in Tribunale, l’atto di provenienza è dovuto alla sentenza stabilita. 

I diritti reali che vengono trasferiti o richiesti, sono appunto sanciti dall’atto di provenienza dell’immobile. Stanno a indicare il titolo del soggetto, il quale ha diritto di abitare all’interno dei locali o di averne la proprietà, di avere concesso l’uso o l’usufrutto.

Altrettanto, nel momento in cui il proprietario di un immobile in affitto, voglia concludere una compravendita, tramite il notaio, trasferirà il suo diritto di proprietà (precedentemente acquisito) all’eventuale compratore. È importante verificare che, dall’atto di provenienza, la proprietà dell’immobile sia destinata a un solo soggetto e non ad altri comproprietari.

Le informazioni principali contenute nell’atto di provenienza sono: i dati personali relativi al soggetto titolato (persona fisica o giuridica), entità del valore della quota di proprietà, tipologia del diritto sancito, clausole o vincoli particolari, come diritto il di passaggio. 

Ricordiamo, l’atto di provenienza dell’immobile, oltreché per avviare una compravendita, viene richiesto anche per la stipula di un mutuo o per la certificazione ventennale da inserire nella relazione ipocatastale dell’immobile.

Un documento come l’atto di provenienza dell’immobile, dovrebbe essere tenuto tra gli archivi personali per poter utilizzarlo nel caso in cui fosse necessario. Se è impossibile recuperare questa carta,di seguito scopriremo quali sono i posti dove è consentito richiedere un duplicato di un atto di provenienza valido e già in essere.

Dove richiederlo?

Come è possibile capire da quanto sopra scritto, l’atto di provenienza dell’immobile è possibile richiederlo in diverse sedi. Infatti, ci sono più figure preposte che possono stilare un documento come questo, a seconda delle esigenze che abbiamo elencato sopra. 

Proprio per questa possibilità così diversificata, l’atto di provenienza può essere stipulato con un contratto pubblico o tramite le scritture private del notaio o per mezzo delle sentenze, decise in tribunale. Ma, in ogni caso, essendo l’atto di provenienza un atto pubblico, va sempre registrato e trascritto nei Pubblici Registri della Conservatoria dei Registri Immobiliari (Uffici di Pubblicità Immobiliare).

In base alle esigenze specifiche, l’atto di provenienza va richiesto e redatto da un Pubblico Ufficiale, un Notaio o il Tribunale. Le informazioni che sono tenuti a scrivere sull’atto di provenienza sono le seguenti:
 

  • data dell’atto e numero di repertorio;
  • tipologia dell’atto (uso, usufrutto, proprietà, nuda proprietà, ecc);
  • data di trascrizione dei registri pubblici;
  • identificazione registri (generale e particolare) nei quali l’atto è stato iscritto.

Nel caso si fosse smarrito questo documento, necessario per avviare la compravendita di un immobile fino a prima in affitto, ecco che è possibile farsi rilasciare una copia ufficiale, tramite l’Archivio Notarile Distrettuale, o un duplicato, dagli Uffici di Pubblicità Immobiliare, ex Conservatoria. Importante è avere la copia conforme all’atto di provenienza originale. 

In alternativa, è possibile richiedere una copia, anche tramite i portali online, all’Agenzia delle Entrate. Non è detto sia fattibile trovare nell’immediato documenti del passato che erano cartacei. Non tutti sono stati digitalizzati da poterli avere a portata di click. In ogni caso, è possibile ottenere una copia ex novo, autenticata. 

Quanto costa l'atto di provenienza?

L’atto di provenienza dell’immobile ha un costo variabile in base alla figura che redige il documento. Non ha comunque un costo particolarmente esoso, si aggira attorno ai 30,00 euro. Ma le variabili possono essere tante, come la difficoltà di reperire informazioni per recuperare l’atto di provenienza. O i servizi annessi, magari dell’agenzia che si occupa al posto del proprietario, di espletare tutti gli aspetti burocratici in essere. 

La soluzione meno costosa è di certo la ricerca online, tramite i portali adatti, dell’Agenzia delle Entrate. In ogni caso, rispetto alla compravendita dell’immobile, la spesa dell’atto di provenienza è di certo è un costo facilmente sostenibile.

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